lunedì 31 dicembre 2012
domenica 2 dicembre 2012
sabato 1 settembre 2012
lunedì 27 agosto 2012
giovedì 16 agosto 2012
martedì 14 agosto 2012
Immagini dai festival 2012
venerdì 3 agosto 2012
sabato 21 luglio 2012
domenica 15 luglio 2012
La Repubblica dei Burattini a Quistello
Comune
di Quistello
Biblioteca
comunale
Spettacoli
per ragazzi e famiglie
Le
compagnie che hanno reso possibile questa rassegna aderiscono all'iniziativa: www.teatroragazziperlemilia.20m.com
ore
21.00
gli
spettacoli ad
ingresso gratuito
si
terranno al
Parchetto
11
luglio 2012 .
VALERIO
BONGIORNO (Milano)
Il colore delle storie
Storie,
canzoni e musiche dal vivo con tutta la forza e la fascinazione che
hanno le
semplici cose. Non solo intrattenimento, ma soprattutto gioco e
divertimento, rapporto
e comunicazione.
18
luglio 2012 .
PAOLO
SETTE (Milano)
La
Repubblica dei Burattini
Spettacolo
tradizionale e assurdo, giocoso e tagliente. Utilizza un linguaggio
antico, come
quello dei burattini, per mettere in evidenza l’assurdo quotidiano,
come nel
teatro più moderno. Piccole storie assumono carattere di unicità e
diventano simbolo
umile della nostra contemporaneità grazie al tocco ironico della
penna di Roberto
Espina, autore dei tre dialoghi rappresentati.
25
luglio 2012 .
GIORGIO
GABRIELLI (Quistello)
Sandrone e il terremoto
Spettacolo
di burattini
1
agosto 2012 .
GIANNI
FRANCESCHINI (Verona)
Storie dei mondi
Il
narratore porta con sé, come un cantastorie, la conoscenza di
personaggi, fatti, atmosfere
della grande storia del mondo. La tradizione magica e fantastica, il
ruolo del
racconto e della fiaba nell’avventura dell’uomo non hanno confini
o limiti, la vita
e l’immaginazione accomunano la ricerca del senso dell’esistenza
e cercano di avvicinarsi
al mistero.
8
agosto 2012 .
EREWHON
(Monza)
Suoni in gioco (istallazione
interattiva)
Strane
costruzioni, oggetti in movimento, meccanismi sonori, macchine in
gioco. La
piazza si anima e prende vita, suona, gioca, gira, ruota, saltella,
picchietta, tamburella,
trilla in una grande festa dove gli oggetti sono costruzioni buffe e originali
con cui ogni spettatore può giocare per un paio d’ore per farle
muovere e suonare
dando vita ad una grande orchestra.
giovedì 5 luglio 2012
PREMIO DELL'ASF 12
PREMIO SPECIALE dell'Arcore Street Festival 2012 alla Repubblica dei Burattini
foto di Francesco Locati
mercoledì 27 giugno 2012
sabato 23 giugno 2012
venerdì 22 giugno 2012
Il Premio Ravasio a Paolo Sette
Burattini e un tocco di poesia
L’artista milanese ha presentato a Bonate Sotto
Burattini e un tocco di poesia
L’artista milanese ha presentato a Bonate Sotto
«L’anatra e la morte» di Wolf Erlbruch.
Storia forte e insolita, portata in scena con delicata leggerezza:
Storia forte e insolita, portata in scena con delicata leggerezza:
il pubblico applaude.
PIER GIORGIO NOSARI
PIER GIORGIO NOSARI
La
pioggia rovina la festa, nel cui contesto Bonate Sotto ospita il Premio
Benedetto Ravasio.
Ma
non ferma la 14ª edizione del Premio, che la Fondazione Ravasio assegna dal
1998 a una compagnia o artista giovane: così sabato sera il teatro
dell’oratorio di Bonate ha presentato al pubblico Paolo Sette, trentenne milanese
di belle speranze e discreta realtà, con il suo L’anatra
e la morte,
tratto dal libro illustrato per l’infanzia L’anatra, la morte e il
tulipano di
Wolf Erlbruch.
È
una bella scommessa, per più di un motivo. Ed è un buon segno che il pubblico
l’abbia accettata come tale.
Il
bello dei giovani sta nei rischi che sono disposti a prendersi, e nelle
infrazioni al galateo che sono pronti a concedersi. Nella sua poetica
delicatezza, L’anatra
e la morte si
permette di ignorare un bel po’ delle convenienze teatrali degli ultimi anni: si
permette di parlare di morte e cerca di farlo per un pubblico di bambini, con
tutta l’attenzione del caso ma senza le tante rimozioni e i falsi pudori dei
nostri anni; anziché attingere alle solite fiabe, segue la traccia di un disegnatore
e scrittore per l’infanzia come Erlbruch, con ciò dimostrando buon gusto e
curiosità per i terreni contigui dell’illustrazione; confeziona uno spettacolo
da poco più di mezz’ora, un formato poco vendibile sul mercato; sceglie un
ritmo e un andamento tutto pause e silenzi, lontanissimi dagli scatenamenti consueti
della «piazza». Il risultato è quanto meno promettente.
Questa
è una vicenda di struggente poesia: è la storia – che Erlbruch immagina con
evidenti riferimenti alla medievale Danza della Morte – di un’anatra e del suo
incontro con la propria morte.
Meglio:
questa è la storia di Anatra e di come questa riesca ad accettare la presenza
di Morte, a giocarci insieme e persino a stringere un’amicizia profonda, ancorché
fragile e malinconica.
L’allegoria
della vita è trasparente, e così la lezione esistenziale che sottintende: senza
grandi discorsi.
Sette
tratta questa sua materia in modo asciutto, senz’altra retorica che uno
studiato uso della pausa e del silenzio, come equivalente del bianco della
pagina scritta o illustrata.
Erlbruch
ha più successo nell’evocare i molteplici livelli della narrazione: la favola morale
con animali, l’allegorismo di origine medievale, la sensibilità esistenzialista
moderna. Ma Sette riesce comunque a condurre fino in fondo il suo spettacolo,
che allude a temi come il destino, un’umanità definita dalla fragilità, la
fondamentale ironia dell’esistenza.
È
importante che il teatro di figura e il teatro-ragazzi si permettano ancora di
toccare e trattare soggetti, temi e motivi
di
questo genere. Negli ultimi anni assistiamo a un perbenismo di ritorno,
edulcorato e cieco, che pretenderebbe di isolare l’infanzia dalla realtà: e
pazienza, poi, se la realtà del nostro Paese è tutto fuorché pensata a misura di
bambino. Uno spettacolo e un premio non invertono la tendenza, ma dicono che la
guerra non è ancora finita.
L’ECO
DI BERGAMO
LUNEDÌ
5 SETTEMBRE 2011 ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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