giovedì 11 settembre 2014

sabato 6 settembre 2014

Recensione da Locarno, 2014

Il Giornale del Popolo, 30/08/2014

Il castello incantato

Dal microcosmo riflessioni cosmiche


A mano a mano che il tempo migliora, osservano gli organizzatori, anche il pubblico aumenta. La meteo bizzarra aveva creato un po’ di trambusto sabato scorso, nella serata di premiazione al Castello Visconteo. Una pioggia improvvisa ha portato a svolgere sotto il portico la cerimonia che ha visto la consegna del Castello incantato all’associazione UNIMA Suisse. Ma terminato anche il breve acquazzone, riportate le sedie al centro della corte, i due spettacoli sono stati rappresentati come da programma senza ulteriori disagi.
Tra il grottesco, l’assurdo e il surreale, evocando la dialettica ossessiva e paradossale di uno Ionesco ma anche di Achille Campanile (i testi sono firmati dall’argentino Roberto Espina) Paolo Sette si destreggia con otto personaggi che, a due a due, in La repubblica dei Burattini, propongono illuminanti scenette di esistenza umana. Tra un proprietario che non vuole nessuno sul suo terreno, salvo poi trovarsi dall’altra parte della situazione, in una catena di esilaranti ripetizioni; tra due metafisiche esistenze che per essere o non essere sono disposte a battersi fino alla morte; il battibecco che può portare alle estreme e più violente conseguenze la buona educazione, svelando l’ipocrisia dei comportamenti. O il più sottile e filosofeggiante, l’unico con un lieto fine, anche qui con scambi di ruoli, nel cercare qualcuno, se stesso od un altro, per poi scoprire che da sempre lo si è avuto davanti. Oppure una impalpabile, buzzatiana, paura che non ha una precisa ragione d’essere, tranne una minaccia sotterranea ma non meno pericolosa.
Più per adulti che per bambini era anche l’altro spettacolo Sans Titre della compagnia Puzzletheatre che lavora con pochi oggetti, d’uso quotidiano...

Manuela Camponovo