domenica 29 luglio 2018

Dal Premio Otello Sarzi di Osimo


L’anatra e la Morte

Dobbiamo subito notare una caratteristica precipua che abbiamo notato nell'edizione di quest'anno: l'eccellente qualità riscontrata soprattutto negli spettacoli di teatro di figura.
Ecco per esempio che su tutti, oltre alla presenza del giovane burattinaio Mattia Zecchi, abbiamo apprezzato “Falù” del Teatro della Sete di Udine spettacolo con pupazzi e due attori e “L'anatra e la morte” di Paolo Sette del Teatro Puntino Rosso.
[…]
Lo spettacolo, tratto dal meraviglioso libro per l’infanzia ”L’Anatra, la Morte e il Tulipano” di Wolf Erlbruch, […] propone in modo poetico la storia di una surreale amicizia tra due esseri diversissimi tra loro, che diventa amore per l’altro e amore per la vita.
La storia è molto semplice. Un’anatra riceve l’improvvisa visita della Morte.
Due minuscoli burattini, mossi con grazia e semplicità da Paolo Sette, mettono in scena il tema della morte in modo assolutamente tenero e disarmante, corroborato da un pizzico di ironia, senza fronzolo alcuno, suscitando l'interesse dei piccoli spettatori che ascoltano attenti una storia così particolare.
Mario Bianchi

L’anatra e la Morte, del Teatro Puntino Rosso e Paolo Sette racconta, con i burattini, la storia dell’amicizia tra un’anatra e la Morte. Eppure, al di là del tema che sembra difficile per i piccoli, lo spettacolo ha saputo cogliere l’attenzione anche dei piccoli grazie ai piacevoli dialoghi, spesso ironici e divertenti, e alla delicatezza del racconto.
Renata Rebeschini

 
La Luna nuova (Studio)

Paolo Sette, Teatro Puntino Rosso, ci delizia con l’abbozzo dello spettacolo per burattini “La Luna nuova” con la collaborazione di Marco Lucci, le figure e l’animazione di Paolo Sette.
Una promessa di trasognato e magico teatro di animazione che si svincola del tutto dalle mazzate in baracca, verso una dimensione lenta ed onirica (obrazoviana?) dal riso pieno di tenerezza, di nonsense, di possibili rimandi in una fiaba sulla paura della notte e sulla metafora della crescita. Bellissimo lo stile, anche estetico, la regia sorniona e dadaista di Marco Lucci sostiene il sognatore vecchio bambino Paolo Sette.
Una golosa promessa, che speriamo resti nella cifra estetica essenziale e nitida che ha presentato e che possa rinvigorire ancora l’idea drammaturgica di un sogno quasi shakespeariano.
Marianna De Leoni

La Luna nuova, delicata metafora burattinesca, sul tema della crescita.
Mario Bianchi

La Luna nuova, presentata dal Teatro Puntino Rosso di Milano, ha visto il burattinaio Paolo Sette, su drammaturgia di Marco Lucci. La principessa è molto malata e per guarire vuole la Luna… ma come si può fare? Si chiede ai saggi, agli sciocchi, a chiunque possa dare un aiuto, ma saranno i burattini a risolvere. Lo spettacolo è ancora da completare, ma promette cose interessanti.
Renata Rebeschini